Lo scritto di Franco Cambi con il ricordo di Riccardo Francovich e la storia del Parco di San Silvestro, le idee sul contributo di sbarco, le dichiarazioni del Sottosegretario all’ Ambiente Silvia Velo sul Parco Minerario , mi hanno portato a cercare un vecchio documento. Risale al gennaio del 1990, quando a nome del Consiglio Nazionale delle Ricerche venne inoltrata la candidatura dell’ Isola d’ Elba nella lista provvisoria del World Heritage List of Geological Sites del progetto coordinato UNESCO, IUGS ( International Union Geological Sites), IGCP (International Geological Correlation Progect) per la conservazione e la valorizzazione culturale e turistica dei ” Grandi Monumenti Geologici del Pianeta”. Si legge nella lunga motivazione della candidatura come le zone minerarie da Calamita a Rio siano i contenitori di una peculiare storia geologica vecchia di almeno 400 milioni di anni e di una storia mineraria che risale al Primo Millennio a.C E inoltre come i filoni pegmatitici del Monte Capanne con i loro meravigliosi campioni rappresentino un eccezionale esempio di processo minerogenetico famoso nel Mondo. In sintesi le manifestazioni geologiche e mineralogiche dell’ Isola d’ Elba offrono: ” un esempio unico di interazione fra Uomo e processi naturali, inserito in un paesaggio magico di straordinaria bellezza” .
Da allora tanto è stato fatto e tanto resta da fare.
Tre mesi fa, un quarto di secolo dopo quel lontano 1990, il 17 novembre 2015 l’ Assemblea Plenaria dell’ Unesco ha approvato, dopo un lungo e difficile lavoro, la risoluzione 38 C/14 in cui viene approvato il Programma Internazionale Geositi e Geoparchi ( IPGG) al fine di costituire la : UNESCO Global Geoparks.L’ Elba e Arcipelago non possono mancare.

Beppe Tanelli
23 febbraio 2016
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