la villa romana delle grotte - ricostruzione

In occasione dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Portoferraio di lunedì 29 settembre, Italia Nostra Arcipelago Toscano ha preparato le seguenti considerazioni.

Una volta di più la Villa Romana della famiglia dei Valerii, denominata “delle Grotte”, ha i riflettori puntati addosso e la sua chiusura anticipata è alla ribalta dell’attenzione pubblica e della stampa. Da questa situazione in attesa di definizione, emergono alcuni fattori che vale la pena sottolineare.

  • La Cultura fa notizia. Non c’è giornale locale e regionale che non abbia ripreso la decisione della chiusura del parco archeologico.
  • I nostri amministratori, dell’opposizione e della maggioranza, sono d’accordo sull’importanza di questo sito d’eccellenza per la città, per la tutela e valorizzazione della nostra rada.
  • La preoccupazione dell’Associazione degli Albergatori elbani riassume quella di altri operatori economici: la Villa rappresenta un elemento cruciale per l’economia elbana.
  • Nessuno mette in dubbio la competenza dell’associazione Archeo Color e il successo della gestione innovativa delle tre giovani archeologhe.

 

Il compito di Italia Nostra, recita il nostro statuto, “non si esaurisce nel salvare dall’abbandono e dal degrado monumenti antichi; Italia Nostra persegue un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale e naturale italiano, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione.” Ci sentiamo allora di evidenziare ai nostri amministratori, agli imprenditori e operatori turistici, alle scuole, che il caso della Villa Romana delle Grotte non è un episodio isolato. Proprio in questi giorni sono infatti ripresi gli scavi alla fattoria della Villa stessa a San Giovanni, e giovani laureati e ricercatori sono venuti a lavorare all’Elba per fornire con i risultati delle loro ricerche altro materiale di rilievo per una sempre maggiore conoscenza dei nostri beni.

I riflettori dovrebbero rimanere accesi anche per loro, che, con una parsimonia indicibile, al limite della sopravvivenza degli scavi stessi, e grazie alla generosità di privati e di volontari, ritornano anno dopo anno a lavorare da noi. Anche Archeo Color ha vissuto con la stessa parsimonia e generosità.

Quanto è giusto questo? La valorizzazione dei nostri beni dovrebbe avere lungo respiro. Adesso che la stagione turistica sfortunatamente volge al termine, è il momento della riflessione, siamo più sensibili, più lucidi. Possiamo vedere sotto una giusta luce la discrepanza tra investimenti di breve o brevissimo termine e quelli di lungo termine. Serve coraggio, per esempio, per non assecondare le iniziative estive concitate e cacofoniche di agosto, e dedicarsi invece alla costruzione di un’Elba di qualità, l’unica che permette di garantire la nostra credibilità tutto l’anno e dedicarsi, poi, non agli ultimi poveri turisti rimasti, ma a noi stessi, verso turisti fidelizzati e costanti nel tempo.

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