elettrodotto portoferraio

Sul sito www.va.minambiente sono state pubblicate le coordinate tecniche della ripresa del progetto TERNA di trasformazione della potenza di tensione da erogare all’Elba dai 30KV ai 132 KV; tutti ricorderanno come il progetto, appena iniziata l’installazione di alcuni mega tralicci nella zona bassa delle Picchiaie, fu fortemente osteggiato dal movimento popolare finché Terna decise di bloccarne l’implementazione nel febbraio del 2010.

Riprendendo le conclusioni di quella vicenda e’ opportuno ricordare che se e’ vero che l’impatto ambientale sarebbe stato esecrabile e’ altrettanto vero che Terna sostenne che comunque l’Elba sembra abbia bisogno di maggiore tensione elettrica e che la decisione di dare corpo al progetto non fu solo dettata dalla necessita’ di allineare l’Elba alla RTN (rete nazionale) come invece fu asserito da alcuni dei detrattori.

Ad onor del vero ricordiamo anche che Terna investi’ una ragguardevole cifra per un’attività di carotaggio da parte di società specializzata del fondale sulla rotta Piombino – Portoferraio al fine di verificare la possibilità della posa di un cavo sottomarino che dalla centrale di Torre del Sale di Piombino andasse direttamente in Centrale alla ”loppa”.

Terna non ha mai escluso che una tale soluzione possa essere implementata e anzi e’ citata come possibile nel documento chiamato “Elaborati di Progetto RE23048A1BDX23697 13/08/2012” pubblicato sul sito www.va.minambiente, al quale si puo’ accedere attraverso la pagina intitolata “elettrodotto a 132 kV S. Giuseppe-Portoferraio n. 048 – Ricostruzione elettrodotto e Variante localizzativa del nuovo sostegno 40”,

In esso si legge che:
– il lavoro e’ stato diviso in 3 lotti: due che riguardano tratti interrati ed uno che riguarda il tratto aereo.
– i lavori del primo tratto interrato (da San Giuseppe di Cavo al traliccio 1 sono iniziati nel 2009 e sono terminati.
– i lavori del tratto aereo sono iniziati a gennaio 2010 e sono stati interroti nel febbraio a seguito dell’opposizione popolare succitata.
– i lavori del tratto da interrare dalla Centrale di Portoferraio al traliccio 20 non sono mai iniziati.

Quindi ora Terna sta cercando di riprendere il progetto nel rispetto del volere pubblico di non impattare l’ambiente portando il nuovo voltaggio sulla dorsale gia’ esistente della linea che da San Giuseppe del Cavo va a Portoferraio attraversando il territorio dei tre comuni di Rio Marina, Rio Elba e Portoferraio.
A tal proposito la Sezione Arcipelago Toscano di Italia Nostra ha inviato al Ministero dell’Ambiente, entro la data limite del 26 settembre u.s., le seguenti

[message_box title=”Osservazioni al Progetto dell’Elettrodotto a 132 kV S. Giuseppe-Portoferraio n. 048 – Ricostruzione elettrodotto e Variante localizzativa del nuovo sostegno 40 in forza del D.Lgs 152/2006.Procedura sottoposta a V.I.A.” color=”white”]A seguito della lettura dei documenti sulla ripresa del progetto di trasformazione della potenza energetica dell’Elettrodotto dell’Elba, in particolare gli elaborati di progetto contraddistinti dal codice “RE23048A1BDX23697 13/08/2012 ” pubblicato sul sito www.va.minambiente, poniamo alcuni quesiti e/o nostre osservazioni che vorremmo fossero prese in considerazione :

A) anzitutto, come anche viene riportato nel documento di progetto pubblicato sul sito del Ministero Ambiente,non comprendiamo il motivo per cui il terzo lotto non venga più interrato. La delibera 124 del Comune di Portoferraio, pur lodevole dal punto di vista dell’analisi di un contenimento energetico che sembrerebbe scoraggiare ipotesi di consumi crescenti,suggerisce di lasciare l’ultimo tratto in via aerea ma non rappresenta ,a nostro avviso, “il verbo”, a tal proposito quindi chiediamo che il previsto lotto 3 venga interrato.

B) la linea a 132KV comporta la stesura di tre cavi per ogni traliccio; questi cavi verranno installati sugli attuali tralicci oppure, aumentando la tensione, e’ corretto pensare che ci sia bisogno di un maggior isolamento e quindi di installare tralicci piu’ grandi?

C) sappiamo che non più tardi di due anni fa sono stati installati nuovi trasformatori; essi gia’ sono predisposti per passare al 132KV?

D) per quale motivo sul sito di Terna l’elettrodotto dell’Elba compare nella griglia di Opere di sviluppo con iter autorizzativo avviato prima del 2012 con la dicitura “Elettrodotto 132 kV Elba – Continente Cavo marino 132 kV “Portoferraio – Colmata” (EL-219)”? Ad un osservatore disattento potrebbe sembrare che il collegamento a 132 KV venga fatto solo via sottomarina. Saremmo molto contenti se ciò avvenisse.
Poi di seguito viene invece citato il tratto aereo tra le opere che hanno avuto autorizzazione conseguita prima del 2012: “Elettrodotto 132 kV Elba – Continente e riassetto rete area di Piombino Ricostruzione linea aerea 132 kV “S.Giuseppe – Portoferraio” (EL-75)

E) al paragrafo 6, penultimo comma, “Future attività'” del suddetto documento di progetto ,viene letteralmente citato “Demolizione del tratto aereo compreso tra la C.P. san Giuseppe ed il nuovo sostegno 40, Tale demolizione potrà avvenire solo dopo l’entrata in servizio della seconda alimentazione in cavo marino da Piombino a Portoferraio.”
A tal proposito ci chiediamo quale sia il motivo per cui un tratto che e’ stato interrato mantenga ancora tralicci che non hanno piu’ alcun utilizzo e poi ,in seconda istanza,ancora ribadiamo il concetto : a quando la seconda alimentazione su cavo marino diretta da Piombino a Portoferraio?

F) In virtù della recente approvazione del Piano Paesaggistico Regionale in cui l’Elba e’ stata inserita in ambito 16 “Colline Metallifere”, si richiede che ogni valutazione di impatto ambientale dell’opera in oggetto sia informata ai principi in esso contenuti.

Ringraziando per la cortesia e per l’attenzione riservataci inviamo i nostri migliori saluti.

ITALIA NOSTRA
Sezione Arcipelago Toscano[/message_box]

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