Dal 14 settembre al 10 ottobre tornano gli scavi archeologici a San Giovanni

Il significato e le implicazioni degli Scavi Archeologici alla Fattoria Romana di San Giovanni

Mi fa piacere segnalare la recente riapertura degli Scavi Archeologici alla Fattoria Romana di San Giovanni che si tengono proprio in queste settimane. Riceverete entro breve un invito per una visita guidata per la nostra Associazione agli scavi! Da non dimenticare inoltre una gradita consuetudine: il Gruppo Aithale ha invitato di nuovo Italia Nostra Arcipelago Toscano a festeggiare insieme i Meditrinalia, o Festa del Vino, alla fine della campagna scavi.

Le scoperte archeologiche della Fattoria Romana di San Giovanni ci portano una novità: alto livello di studi, aggiornamenti, modernità e dinamismo sempre maggiori nello stimolo di una valorizzazione delle nostre risorse.

Desideriamo evidenziare che questi scavi, l’alto livello dei partner coinvolti, lo studio e ricerca che ne derivano e che continuano da quattro anni nel corso di ogni anno accademico, in contatto e collaborazione con altri centri universitari nazionali e internazionali, gettano la traccia di un percorso culturale complesso e virtuoso che vede non solo l’Elba protagonista, ma tutto l’Arcipelago Toscano e che, se valorizzato adeguatamente, potrebbe veramente creare le premesse per la nascita di un turismo sulle tracce dell’archeologia, e non solo, di grande rilievo.

Mi permetto di ricordarne anche il collegamento con la Villa Romana delle Grotte, di ormai imminente riapertura, e il nuovo ruolo che sta assumendo la Villa Romana di Cavo, ora pressoché dimenticata, per la quale è da poco nato con la Soprintendenza per l’Archeologia, il Comune di Rio Marina e il Museo Civico Archeologico del Distretto Minerario di Rio nell’Elba un formale impegno di ricerca e recupero, e al quale INAT è stata invitata a partecipare.

Oltre a queste significative novità elbane sull’archeologia romana, mi fa piacere infatti ricordare il recente restauro, riapertura e conseguente grande successo della Villa Romana di Giannutri, ripreso dalla stampa non solo nazionale ma sopratutto internazionale. La guida responsabile delle visite guidate alla Villa, su incarico del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e della Soprintendenza per l’Archeologia, è Marina Aldi, la referente INAT per l’isola.

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Il conto alla rovescia è già iniziato e, a partire da lunedì 14 settembre, archeologi e geologi delle Università di Firenze e di Siena e della Scuola Normale Superiore di Pisa, guidati dal Prof. Franco Cambi, torneranno a San Giovanni, nella rada di Portoferraio, per riportare in luce i resti della fattoria annessa alla villa delle Grotte, situata sulla collina soprastante.
Gli scavi nel terreno di proprietà della famiglia Gasparri sono iniziati nel 2012 con l’obiettivo di scoprire i resti della lavorazione del ferro di epoca etrusca e romana, ben attestata sul sito dalle numerosissime scorie di ferro. Dal sottosuolo sono invece emersi i resti di una grande fattoria, un edificio rustico destinato all’immagazzinamento dei cibi e alla conservazione del vino che giungevano poi sulla tavola degli autorevoli personaggi che abitarono la villa delle Grotte. Grazie a queste ricerche è stato possibile scoprire che i proprietari della villa e della fattoria furono i Valerii, potente famiglia aristocratica con grandi interessi economici sia sull’isola sia sulla terraferma.

La scavo archeologico di San Giovanni è uno dei progetti promossi dal gruppo di ricerca “AITHALE”, a cui collaborano numerose istituzioni ed università (Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, Laboratorio di Scienze dell’Antichità della Scuola Normale Superiore di Pisa, CNR di Pisa), e che ha potuto trovare per quest’anno la collaborazione del Comune di Portoferraio ed il sostegno economico di Italia Nostra Arcipelago Toscano, Fondazione Isola d’Elba ONLUS, Azienda Agricola Arrighi, Coop Portoferraio, Moby Lines, Infoelba, Pro Loco di Rio Marina e famiglia Gasparri.

Le indagini proseguiranno fino al 10 ottobre e gli archeologi invitano tutti coloro che sono interessati a recarsi a San Giovanni a visitare lo scavo e a conoscere le ultime scoperte. Troverete tutte le informazioni sulle attività di “Aithale” e sui progressi delle ricerche sulle pagine Facebook:

https://www.facebook.com/pages/Aithale-Archeologia-Paesaggi-Società
https://www.facebook.com/ScavoSanGiovanni

Le visite sullo scavo sono possibili solo su prenotazione. Per informazioni e/o autorizzazioni: cell. 345 5689041; 338 5439270, email scavosangiovanni@gmail.com

E’ possibile sostenere questa ricerca archeologica anche e soprattutto attraverso il vostro contributo! Abbiamo avviato una campagna di “crowdfunding” (pratica di microfinanziamento dal basso per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni): per conoscere il nostro progetto ed effettuare donazioni vi segnaliamo il link www.produzionidalbasso.com/project/archeologia-nella-rada-di-portoferraio/ [/message_box]

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