Un fantastico intervento del nostro vice Presidente, Gianfranco Vanagolli, dedicato ai più piccoli, a una fascia di età estremamente duttile e recettiva, sorprendentemente sensibile ai temi dell’arte e della storia, sul tema della rocca del Volterraio, argomento che da anni sta a cuore dell’Associazione e che finalmente solo adesso, da tanto tempo, riceverà particolare attenzione dalla proprietà, cioè il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Questo l’articolo ripreso dalla stampa locale.

Vanagolli alle elementari

Una giornata davvero speciale per i piccoli alunni della scuola materna “Tonietti” di Portoferraio. Una lezione concepita su misura per loro dal professor Gianfranco Vanagolli, storico e membro del Centro studi napoleonico.
Vanagolli, è molto noto all’Elba e negli ambienti accademici come autore di numerosissime pubblicazioni dedicate alla storia dell’isola (e non solo) ed è stato a lungo docente alle scuole superiori. Tuttavia ha risposto con entusiasmo all’invito della coordinatrice didattica dell’asilo, Veronica Giannini, e delle altre insegnanti, e ha preparato con grande cura una lezione destinata agli allievi più giovani che abbia mai avuto.
Una lezione dedicata al tema del castello, affascinante come pochi altri e soprattutto materia del progetto didattico della scuola. Vanagolli ha conversato con i bambini con parole semplici ed efficaci, servendosi di una lavagna a gessetti per disegnare, e accompagnando la chiacchierata (circa tre quarti d’ora) con la proiezione di bellissime immagini di castelli. Il professore ha descritto l’antica struttura in tutte i suoi molteplici aspetti: le caratteristiche, la funzione, gli inquilini, fra i quali le figure di spicco, quali il re e la regina; e ha illustrato le testimonianze simili che abbiamo sul nostro territorio: in particolare la fortificazione del Volterraio, con gruppi di guardiani che si alternavano al controllo della rada di Portoferraio e dell’unica strada di accesso al versante minerario dell’isola. Particolare attenzione è stata dedicata ai sistemi di difesa, al fossato, alle porte di accesso, alle segrete e ancora agli stemmi che ritraevano animali tipici del nostro territorio, come lupi e cinghiali.
Nella prima fase del progetto didattico i bambini visualizzeranno la struttura del castello, disegnandola e riproducendola con lavori manuali. Nella seconda parte – da gennaio- si occuperanno della vita e dei mestieri che si svolgevano al suo interno. A tal proposito a dicembre inizierà il lavoro sulla raccolta differenziata, con appositi laboratori dedicati al riciclo. Chiuderà il lavoro una festa nel castello. La didattica coinvolgerà le risorse e agenzie di informazione del territorio.
“Una bella esperienza – è il commento della coordinatrice didattica Veronica Giannini – il professor Vanagolli è riuscito (e non è certo facile) a tenere alta l’attenzione dei nostri bimbi, che lo seguivano incantati. E certamente anche per noi insegnanti è stato un momento di arricchimento importante”.

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