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MA SE LA QUERELLE SULLA MEGA-BANCHINA FOSSE SCOPPIATA IN CAMPAGNA ELETTORALE, COSA SAREBBE ACCADUTO?

17 Agosto 2019
by Silvio
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Se, per puro caso, questa storia dell’allungamento della banchina fosse venuta fuori prima delle elezioni del comune di Portoferraio, con questa dirompenza e con la stessa distanza di posizioni tra Cosmopoli Rinasce e le forze ambientaliste e i Responsabili in Comune, che con determinata chiarezza si sono espresse, quali sarebbero stati gli effetti sull’elettorato?
Non mi faccio prendere da nessuna previsione. Certo che, da qualche annunciato ritocchino, sembra che si voglia curare una polmonite con la camomilla.
Il riferimento è ad una futura terrazza sul mare corredata anche di spazi verdi, che la giunta portoferraiese vuole realizzare per attenuare l’impatto del cemento di quel “campo di calcetto” .
Se tenete al verde, all’estetismo e all’ombra avete altri luoghi su cui sbizzarrirvi. Poco vicino ci sono:
– i giardini delle Ghiaie, che sono in pessime condizioni e che andrebbero estesi all’ex-caserma della Guardia di Finanza (se non ricordo male c’era una previsione della giunta Peria);
– la Gattaia, che a suo tempo doveva anch’essa diventare una “terrazza sul mare” e che giace lì, triste e abbandonata;
– una Calata caldissima che ha bisogno di un nuovo progetto verde;
– un Centro Storico da rendere almeno meno puzzolente togliendo quello sconcio dei cartoni messi sopra le griglie delle fogne per attutire la fuoriuscita di esalazioni malsane, sia per i nativi che per i turisti.
Scegliete, quindi, oltretutto, di fare prima il tetto e non le fondamenta.
Quale coerenza tra l’opera banchinara, delle dimensioni, nel vostro esempio, di una metà circa di un campo di calcio, e la tutela e la valorizzazione dell’ambiente come punti fermi della vostra pianificazione urbanistica e della solidarietà ambientale, come da vostro programma di governo?
Come sta la vostra decisione dell’allungamento della banchina con la futura predisposizione, come da apprezzabili punti del vostro programma elettorale, del Piano del Verde, dei Piani del Colore e del Decoro e del Piano degli Ambiti Stradali?
Quale coesione ci sarà nel vostro gruppo quando andrete a trasformare il programma in azioni?
Quando metti un metro di cemento mangiandoti il mare vuol dire che hai distrutto quello che c’era prima. E’ del tutto incomprensibile giustificarsi dicendo che l’ampliamento è, grosso modo, delle dimensioni di un mezzo campo di calcio. Ma tutto quel cemento davanti all’ex-sede dei portuali e della banchina limitrofa all’Hotel Massimo quanti mezzi campi di calcio già vale?
Magari fra un po’ di anni qualcuno, vedendo qualche coda estiva di traffico come quello attuale, ci indicherà che occorre allungare una qualsiasi banchina delle dimensioni di un campo di pallacanestro!
Non avete neanche nessuna emergenza per giustificare l’intervento.
Trovate altre soluzioni concertate, per Portoferraio, con le associazioni ambientaliste e gli atri soggetti organizzati che, tra l’altro, non si limitano a dire no all’ampliamento ma propongono praticabili soluzioni per la città.
Come non tenere di conto che le sensibilità ambientali negli ultimi anni, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi, hanno avuto una crescita anche da noi.
Quei giovani che a marzo hanno manifestato in Piazza Cavour per il clima, diranno un secco no all’ampliamento della banchina.
Non pensate di ravvedervi dopo 14 anni? E’ tutto come allora?
No!
Volete fare dell’ampliamento un inopportuno scontro per marcare la vostra identità? Un netto no, invece, sarebbe stato oltre che saggio, anche un investimento politico per il futuro oltre che un chiaro messaggio per tutta l’Elba, come voi Cosmopoli Rinasce, coraggiosamente e giustamente, avete deciso di indicare come altro obiettivo del vostro governo.
Emerge in questa vicenda che giunta e PD , intervenuto in suo soccorso, sono lontani da un chiaro impegno ambientalista e che quindi, al momento, non sono in grado di rappresentarlo.

Giovanni Frangioni


 

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