Chiedo di nuovo ospitalità a Elbareport per ringraziare tutti coloro che direttamente o indirettamente mi hanno fatto pervenire il loro incoraggiamento ad andare avanti con il parco letterario.

Penso in modo particolare a Gisella Catuogno, Umberto Gentini, Claudia Lanzoni, Luigi Maroni, Cecilia Pacini, Leo Preziosi. A Gisella sono grato per essersi lasciata guidare dalla sua sensibilità non meno che dalla sua intelligenza nel sottolineare in un commento alle mie note apparso su questa stessa testata.

Il fine ultimo del parco: un’interazione costante tra cose e anime e, alla fine, tra anime, di fronte a cose riscoperte attraverso la lente magica della letteratura (che non deforma, se è di buona marca). Ma anche, dico, a colmare un vuoto già lasciato per amore di brevità, attraverso la pittura, la musica e il teatro, dove pure la nostra isola ha da dare: parlo di Senno, Mazzei, Pietri, Taddei, Cioni, Soldani. Per non soffermarmi sul piccolo esercito di maestri che hanno portato qui a lungo i loro pennelli dalle capitali teatro dell’avvincente parabola della macchia e sulla loro eredità indigena, tuttora viva, nelle sue diverse forme, unitamente ad altre vocazioni e aspirazioni.

Concludo pregando quanti condividono un progetto che può attivare importanti sinergie sul territorio, favorendone la crescita culturale e migliorandone l’immagine, di continuare a fornirmi i lumi delle loro idee e della loro esperienza.

Gianfranco Vanagolli

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