Quest’anno e’ nata una nuova moda. Oppure, se vogliamo, la possiamo chiamare una nuova abitudine, dettata da spirito di adattamento e buon senso: da quest’anno, nel borsone del mare, insieme all’asciugamano e alla crema da sole abbiamo cominciato a mettere anche un sacco nero, di quelli della spazzatura.

Finite le emergenze delle grandi mareggiate invernali, fortunatamente non ci sono più le valanghe di plastica che hanno invaso le spiagge, ma rimane comunque un flusso minore, se pur continuo, di rifiuti di ogni tipo, che vengono da fuori, portati dal mare e dalle correnti, ma anche dall’isola, portati dal vento e dall’incuria.

Per l’emergenza di primavera tanti volontari, soprattutto bambini e ragazzi si sono adoperati per ripulire le spiagge martoriate. Per la normalità della nostra estate, Italia Nostra dall’anno scorso ha invitato i propri membri ad adottare una spiaggia per potersene prendere cura. Sono andata in questi giorni a Margidore, il mare è limpido, la spiaggia è un gioiello, perfetta e curata, pulita e lisciata. Stupisce allora di trovare, camminando con lo sguardo abbassato, ancora dei minuscoli estranei: un tappo, una carta, un pezzetto di plastica…

Ricordo allora questo impegno, ed invito tutti a sentirsi coinvolti e presenti in prima persona. Un piccolo gesto, una consuetudine possono aiutare a cambiare anche la percezione della necessita’, sentita e non più imposta, del riciclaggio e della raccolta differenziata dei rifiuti nella nostra normale vita quotidiana.

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