ITALIA NOSTRA ONLUS - Sezione Arcipelago Toscano
facebook
flickr
twitter
  • Home
  • Chi siamo
    • I gruppi di lavoro
    • I Presidenti
    • Gli autori del sito
    • Il nostro compito
    • Lo statuto
    • Comunicati Soci
  • Campagne
  • Video
  • Eventi
  • Dona

La panchina e il parco. “Le panchine di Italia Nostra in ricordo di Tamara. La nostra rada, tra meraviglia amore e tutela“

20 Luglio 2016
by Silvio
0 Comment

Come progettista di giardini, ogni volta che concludo il progetto di un parco, quando si chiudono i lavori del cantiere e si aprono i cancelli al pubblico, la prima cosa che voglio capire, già durante i primi giorni di apertura, è se la scelta della collocazione delle panchine nei vari spazi sia stata quella giusta. Negli usi variegati e spesso imprevedibili di uno spazio verde, è infatti molto importante prevedere dove si andrà a sedere la gente, quali spazi verranno privilegiati rispetto ad altri, se davvero avverrà quella “ritualità del ritorno” che è la sola, grande conferma dell’avvenuto consenso al proprio progetto. La panchina di un parco o di un passeggio è per eccellenza “il luogo dello stare”, è il luogo per leggere, ma anche per dormire, una panchina è il luogo dove abbracciarsi, ma una panchina è anche per lasciarsi. Una panchina è per stare da soli, una panchina è per darsi un appuntamento e per ritrovarsi, una panchina è per stare all’ombra, per sentire un profumo, una panchina è per prendere il sole, una panchina è per ridere, per piangere, per condividere un dolore piuttosto che la merenda. Nei parchi ottocenteschi la panchina, in ferro o in ghisa ben modellata, aveva un ruolo molto più chiaro perché veniva collocata in genere sui bordi di una radura ombrosa, a segnare una sosta e un belvedere, al di sotto dell’ombra di un viale alberato: il rimando immediato è la panchina di tanti innamorati dei boulevards parigini. Nel giardino contemporaneo invece la panchina diventa a volte una panca, dove si può anche giocare, dove si può suonare o cantare, diventa parte di una piazza, quando il parco diventa un po’ anche piazza urbana, e sembra di avere perduto il senso primario del suo essere come luogo dove poter mettere in fila i propri pensieri. Un progetto di giardino pubblico dovrebbe considerare questi due estremi e tentarne una possibile mediazione, individuando spazi adeguati per il silenzio e per la chiacchiera, per le esigenze di un pubblico sempre diverso, di giorno i vecchi, i bambini, le mamme, di notte i giovani, i rocchettari e i sognatori.

Le panchine di prossima inaugurazione alla Fondazione Villa Romana delle Grotte sono state concepite per spazi straordinariamente panoramici. Il sito archeologico diventa cosi anche parco, luogo di sosta e di incontro, aperto a chi, con curiosità, si riavvicina ai nostri luoghi più cari. Tamara, amica alla quale sono ispirate, “amava il bello, la cura, l’amore per la cultura e la natura, ne era estasiata, se ne sentiva partecipe e responsabile, ripeteva sempre che non ci si potrà mai stancare delle meraviglie che ci circondano, si soffermava spesso, nell’arco delle sue giornate, nel corso di tutta la sua vita, ad ammirare le persone e le cose”. Queste panchine sono nate dalla generosità di tanti amici, con una raccolta fondi che, lanciata un anno fa per il semplice acquisto di una “panchina con vista”, si è arricchita di nuovi fondi e significati che, incredibilmente, lasciano spazio per un secondo progetto simile, per nuove panchine, in nuovi spazi.

Mariapia Cunico

Condividi
  • google-share
essere IN è facile

Categorie

Cerca tra gli articoli


Eventi sociali

Rigassificatori, la lotta da Piombino al resto d’Italia: “La battaglia non è non averlo vicino ma perché la politica cambi rotta: stop soldi al fossile”
27 Mar 2023
Portoferraio: una nota “di colore” da parte di Italia Nostra
23 Mar 2023
TourismA - Salone Archeologia e Turismo culturale
23 Mar 2023
Visita a Firenze 25 marzo 2023
19 Mar 2023
Suini selvatici e danni al patrimonio archeologico e culturale
24 Feb 2023

RSS News Nazionali

  • Presentazione libro “I 60 anni della Carta di Gubbio. Strategie per la salvaguardia dei centri storici”
  • Save the Coast. Intervista al Professor Riccardo Caniparoli
  • Italia Nostra su Raiplay per la giornata nazionale del paesaggio
  • Al via la Primavera Mobilità Dolce 2023 – Lento e sicuro è il viaggio del futuro
  • Impianto ecolico sull’antica Saepinum: Italia Nostra scrive ai Ministri competenti

Chi siamo
Contatti
Eventi
Rassegna stampa
Link consigliati

Gli articoli più letti

  • Home
  • Rigassificatori, la lotta da Piombino al resto d’Italia: “La battaglia non è non averlo vicino ma perché la politica cambi rotta: stop soldi al fossile”
  • Visita a Firenze 25 marzo 2023

Le nostre facce

Italia Nostra - Sezione Arcipelago Toscano