Estratto da uno scritto di Franco Cambi sulla nostra RADA di Portoferraio

Questa ricerca parte proprio dal concetto di bene comune e, se volessimo dare un nome proprio al “bene comune” oggetto di questa storia, potremmo chiamarlo “Rada di Portoferraio”. Un nome solo apparentemente banale, in realtà colmo e denso di significati. Colmo e denso di vicende ambientali, di fatti e di processi storici, di archeologie di diversi tipi, anche di etnie e culture di diversa matrice, stando a quello che emerge dalle nostre più recenti ricerche. Nella “Rada” tutto questo è stratificato e si è intrecciato nel corso dei millenni: eventi fulminei come le bordate di artiglieria scambiate fra Portoferraio e San Giovanni, il cannoneggiamento di Nelson contro le batterie delle Grotte, i bombardamenti della seconda guerra mondiale; attività di una, due o tre generazioni, come i vigneti romani dei Valeri o la ghisa degli altiforni; tempi lunghi e forse infiniti, come la pesca al tonno o la produzione del sale. Le storie della “Rada” sono contaminate e fecondate al tempo stesso da una grande quantità di fatti di varia durata che appartengono alla mito-storia (probabilmente veri ma storicamente indimostrabili) che possiamo soltanto congetturare o anche soltanto immaginare e che vanno dal tempio di Eracle a tante altre leggende, ognuna con il suo piccolo o grande nucleo di verità, più o meno da scoprire.

Inoltriamo questi due comunicati per conoscenza e divulgazione da parte del Gruppo Aithale, che intende favorire la ripresa della ricerca ambientale, storica e archeologica all’isola d’Elba e nell’Arcipelago Toscano, che si occupa di Ambiente, Archeologia, Cultura, Geologia, Paesaggio, Storia, Archeometallurgia, e che si è formato con la partecipazione di numerose strutture e studiosi:

  • Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (Dott. Lorella Alderighi);
  • Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti (Prof. Franco Cambi);
  • Università di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra (Prof. Marco Benvenuti);
  • Scuola Normale Superiore di Pisa, Laboratorio di Scienze dell’Antichità (Dott. Alessandro Corretti);
  • CNR di Pisa, Istituto di Geoscienze e Georisorse (Dott. Claudia Principe, Dott. Andrea Dini);
  • Dott. Marco Firmati (Direttore dei civici musei archeologici di Marciana, Portoferraio e Rio nell’Elba).

Italia Nostra Sezione per l’Isola d’Elba e Giglio sostiene, incoraggia, ed accoglie con entusiasmo tutto il Gruppo.  Queste ricerche e le nuove scoperte sono cruciali per lo sviluppo futuro della nostra rada e per la conoscenza della propria isola.

Leggi i comunicati: Parte I e Parte II

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